mercoledì 20 aprile 2011

HEIDEGGER n° 2


Nel Mondo Moderno, nelle forme e nei travestimenti più diversi, si fa innanzi il gigantesco. Ciò avviene anche nella direzione del sempre più piccolo. Basta pensare ai numeri della fisica atomica. Il gigantesco avanza in una forma che sembra voler dissolverlo: con l’annullamento delle grandi distanze per mezzo dell’aeroplano, con la rappresentazione – mediante una semplice manopola radiofonica – di mondi lontani nella loro quotidianità. Si cadrebbe però nel superficiale pensando che il gigantesco sia semplicemente il vuoto indefinitamente esteso del quantitativo puro. Si sarebbe di vista ben corta se si ritenesse che il gigantesco, nella forma del costante non-ancor-stato, provenga solo dalla cieca frenesia dell’ingrandimento e del sorpassamento. Si sarebbe ciechi del tutto se si credesse di aver trovato una spiegazione all’avanzata del gigantesco pronunciando una semplice parola: americanismo.

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